Sabato dell’Ottava di Pasqua
“Ognuno che viene qui* deve confidare nella Mia Divina Volontà che agisce nella sua vita e nel suo cuore. Abbandonate a Me i vostri cuori e lasciate che la Mia Grazia operi in modi che voi non anticipate e non potete immaginare. Questo abbandono richiede un atto di umiltà – un atto di rinuncia a ciò che volete. Allora potete riconoscere e accettare ciò che voglio per voi.”
“Desidero aiutarvi a riconoscere le vostre inadeguatezze. Allora, attraverso questo convincimento della coscienza, posso rendervi più santi ad immagine di Mio Figlio.”
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è verace, rende saggio il semplice.
Gli ordini del Signore sono giusti, fanno gioire il cuore; i comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi.
Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti, più preziosi dell’oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.
Anche il tuo servo in essi è istruito, per chi li osserva è grande il profitto. Le inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle colpe che non vedo.
Anche dall’orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro dal grande peccato.
Ti siano gradite le parole della mia bocca, davanti a te i pensieri del mio cuore. Signore, mia rupe e mio redentore.
** Nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo.