Dovete pregare per riconoscere e vincere la superbia

"La superbia è la radice di ogni male. Una volta che si riconoscono le aree della superbia della vostra vita, potete avvicinarvi a Me attraverso una santità più profonda”
Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

Dio Padre“Figli, nella vita ci sono molte distrazioni – pensieri riguardo al passato – preoccupazioni per il futuro. Tuttavia, Io sono con voi nel momento presente. Vi mando tutta la grazia di cui avete bisogno nel presente per evitare il peccato – pensieri peccaminosi, parole e azioni. Dovete pregare per riconoscere e superare la superbia*. La superbia è la radice di ogni male. Una volta che si riconoscono le aree della superbia della vostra vita, potete avvicinarvi a Me attraverso una santità più profonda.”

“Questo è ciò che voglio per tutti i Miei figli. Non conoscete l’ora del ritorno di Mio Figlio. Né conoscete l’ora della vostra morte. Pertanto, siate pronti in ogni momento presente. Purificate i vostri cuori come se vi trovaste davanti a Gesù nel giudizio. Non abbracciate l’amore di sé a tal punto da non poter vedere la vostra indegnità. Date a Me ogni distrazione e problema. Sono sempre con voi quando siete in stato di grazia. Ricordate, la più piccola situazione che non arrendete a Me può diventare più grande della realtà. Pertanto, pregate per abbracciare e per essere abbracciati dalla Verità.”

Leggi 2 Timoteo 4:1-5 – Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.

 

*Supèrbia s. f. [dal lat. superbia, der. di superbus «superbo»]. – Esagerata stima di sé e dei proprî meriti (reali o presunti), che si manifesta esteriormente con un atteggiamento altezzoso e sprezzante e con un ostentato senso di superiorità nei confronti degli altri: tratta tutti con s.; guardare, rispondere con s.; peccare di s.; essere gonfio di s.; montare (o salire) in s.; mettere su s.; gonfiarsi di s.; ha troppa s. addosso!; sia detto senza s., espressione con la quale si minimizza anticipatamente l’enunciazione di un proprio merito; la s. è figlia dell’ignoranza (prov.); la s. andò a cavallo e tornò a piedi (prov.), per raccomandare umiltà e modestia, o per prendere in giro persona superba o orgogliosa che sia stata umiliata. Nella teologia cattolica, uno dei sette peccati capitali (peccato di s.), consistente in una considerazione talmente alta di sé stessi da giungere al punto di stimarsi come principio e fine del proprio essere, disconoscendo così la propria natura di creatura di Dio e offendendo quindi il Creatore; in senso meno tecnico, il peccato di chi presume troppo nel potere della sapienza e della ragione umana (la scienza, la filosofia, ecc.), implicitamente limitando il valore e la necessità della sapienza divina (la rivelazione, la teologia). -Treccani